Dott. Guglielmo Rufolo

Occidentalismo – Blefaroplastica Orientale/Asiatica

L’obiettivo di questa blefaroplastica negli asiatici è molto simile a quella delle altre popolazioni, di ristabilire giovinezza, freschezza e attrattività nello sguardo.

Caratteristica tipica nello sguardo è lo “slender slite”, una sottile forma a scheggia delle palpebre, che determina l’aspetto asiatico.

Un problema frequente riscontrato post intervento di occidentalizzazione è associato al fatto che l’espressione dello sguardo non combacia con l’aspetto finale asiatico del resto del viso e dello scheletro facciale, nelle forme e nelle armonie.

Diverse sono le tecniche plastiche che vengono utilizzate secondo il tipo di soggetto che si presenta durante la prima visita.

Esistono infatti diversi gradi su scala per valutare il grado di copertura del campo visivo da parte della palpebra.

Si va su una scala di tre gradi. Grado 1 quando la rima palpebrale superiore si fonde leggermente con la rima epicantale mediale. Grado 2 quando la piega palpebrale superiore si nasconde e si fonde mediamente con l’inserzione della piega epicantale mediale. Grado 3 quando la piega palpebrale superiore si fonde completamente con la piega epicantale mediale fino a limitare il campo visivo.

L’obiettivo dell’intervento è quello di rendere le palpebre asiatiche più omogenee, ripristinando e ringiovanendo attraverso il corretto riposizionamento delle pieghe palpebrali.

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Occidentalismo – Blefaroplastica asiatica: l’intervento

L’intervento viene svolto attraverso una serie di piccole incisioni plastiche di varia forma geometrica e correzione con orientamento dei margini tessutali in posizioni geometriche opposte, con chiusura con punti di sutura sottilissimi. La procedura viene eseguita con anestesia locale e/o in anestesia locale con sedazione o ancora, in anestesia generale se associata ad altri tipi di interventi come la blefaroplastica superiore e/o il lifting medio facciale.

Occidentalismo – Blefaroplastica orientale e decorso post operatorio

Il periodo post operatorio è composto dal gonfiore tipico nella regione tarsale della rima oculare che si risolve nel giro di pochi giorni. Il gonfiore delle palpebre invece generalmente si riassorbe nel giro di 2 settimane. L’applicazione di bendaggi freddi migliora la circolazione e il drenaggio con una riduzione dei tempi di guarigione. Dopo circa 36 ore dall’intervento è possibile usare impacchi di ghiaccio per ridurre il gonfiore. Di solito viene eseguita una terapia antibiotica locale.

I punti vengono rimossi tra la quarta e la quinta giornata post operatoria.

È necessario evitare di toccarsi gli occhi durante questo periodo post-operatorio e fare attenzione quando si va a dormire di non strofinare gli occhi con il cuscino.

Dove trovare il Dott. Guglielmo Rufolo

Il Dott. Guglielmo Rufolo, Medico Chirurgo, è uno Specialista in Chirurgia PlasticaEstetica e Ricostruttiva, in Italia, Svizzera e USA. È socio ordinario SICPRE – ISAPS – ASPS.

Se la forma o le dimensioni delle tue palpebre non è più come prima, puoi rivolgerti a un Chirurgo Plastico Estetico specializzato in Blefaroplastica Asiatica (Blefaroplastica Orientale) o Occidentalismo, che con un semplice intervento potrà ridare freschezza ai tuoi occhi, eliminando le pieghe della palpebra ridonandole giovinezza.

Il Dott. Rufolo visita ed opera a Roma presso quattro strutture (Roma Medical Center, Clinica Paideia, Clinica Mater Dei, Casa di Cura Sanatrix), ma anche a MilanoParma e Napoli.

Per prenotare una visita a Roma, Milano, Parma o Napoli contattare la segreteria centrale allo 02 3035 6796 oppure inviare una e-mail a segreteria@guglielmorufolo.com.
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